Fabio Viale torna a Firenze con una nuova mostra personale alla Galleria Poggiali, dopo una serie di apparizioni di successo alla Biennale di Venezia e alla Gipsoteca di Monaco. L’artista propone due installazioni: una per la sede di via della Scala, l’altra per lo spazio in via Benedetta. Gli spazi di via della Scala sono occupati da un gruppo di sculture già esposte nel Padiglione Italiano ai Giardini in occasione della Biennale veneziana (2019).

 

In catalogo una dozzina di monoliti in pietra che replicano a misura reale quei pali in legno di rovere o di castagno alti tre metri e oltre che affiorano nella laguna di Venezia. Questi oggetti, denominati “bricole”, servono da segnali per la navigazione, creano dei corridoi e aiutano, nei giorni di poca visibilità e nella notte, a prendere la giusta direzione.

 

L’acqua che ha invaso tutta Venezia nell’autunno del 2019, è penetrata anche nel Padiglione Italiano dove si erano installate ancora le sculture di Viale, ora trasportate a Firenze sane e salve. Per l’esposizione in via della Scala, Viale ha ritenuto di dover mantenere l’idea originale. Le bricole sono allineate nella galleria di via della Scala, si ergono come totem, a guidare il visitatore nello spazio. Abbiamo l’impressione che l’acqua si sia ritirata, lasciando allo scoperto i pali di pietra. La materia appare mangiata nella parte che solitamente sta sul fondo dei canali, il colore del fusto è verdognolo, venature, fratture, incrinature restano a vista.