Sculture da viaggio offre una versione per valigia di alcuni animali in porcellana bianca. L’ibridazione faunistica caratterizza l’estro museografico di Dario Ghibaudo, un’attitudine al fiabesco che si trasforma in zoologia speculativa tra ipotesi scientifica e veggenza intuitiva.

La prima impressione coinvolge l’assurdo surreale, anche perché la minuziosa precisione dei manufatti rende plausibile il tema dell’improbabile; poi, però, capisci che esiste un “intoppo” sotto la traccia onirica, una distorsione elettrica che pone il fatidico quesito: e se davvero esistesse un animale così? Che faremmo davanti ad ibridi come questi? Incarnano un futuro buono o pericoloso?