In occasione della Biennale di Firenze, gli autori hanno invitato nella città medicea l’Ars Electronica Center di Linz (Austria), il museo più importante al mondo nel settore dell’arte elettronica, per un’esaustiva panoramica di artisti militanti e testimoni del proprio tempo nel settore dell’arte virtuale e interattiva. Ne è scaturita una mostra e un libro che cerca di indagare a fondo le ragioni che conducono un artista del terzo millennio a intraprendere un percorso creativo tra l’informatica e la creatività scientifica nel rapporto, quindi, tra arte e tecnologia. Una piccola storia dell’arte elettronica dove si evince che ogni espressione comunicativa ha pari dignità se chi la pratica è un vero artista.
I curatori della mostra e del volume, Vanni e Stocker, ci guidano tra le nuove sperimentazioni della contemporaneità legate alla tecnologia: l’arte diventa interattiva, sposta il confine tra umano e artificiale e gode della convivenza con due entità. L’esistere in sé implica un coinvolgimento attivo dell’individuo con l’ambiente e l’arte, da concetto assoluto, si avvicina al proprio fruitore e ne coinvolge tutti i sensi.