Juta, cemento, affresco e pixel: il mondo dell’artista Valerio Berruti è poetico quanto eclettico. Il suo lavoro è lontano anni luce dall’autocelebrazione perché, al contrario, ama fondersi con espressioni artistiche diverse, che si tratti di musica, letteratura o perfino cucina.

Collaborazione è la parola che più ama utilizzare quando racconta dei suoi bambini – che poi bambini non sono, ma protagonisti di un tempo in cui tutto può ancora avvenire – animati dalle musiche create da compositori o sound designer.

L’arte secondo Berruti è così, deve venire a cercarti, bussando delicatamente alla tua porta o esplodendoti innanzi, poco importa. Era dello stesso avviso Lucio Dalla, grandissimo conoscitore e collezionista d’arte contemporanea, che volle l’opera I can fly sulla copertina del suo ultimo album di inediti, Angoli nel cielo.

Recensioni
Recensione apparsa sulla nazione il 4 Luglio

La stampa 19  luglio 2014

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