Secondo le parole di Claudia Zaccagnini: “Imbattersi nelle opere istallative di Vincenzo Pennacchi è come essere risucchiati in un meccanismo catalizzatore della casualità. Una imprevedibilità dalle connotazioni fortemente dinamiche e dalle implicazioni spiccatamente meditative.
All’apparente inespugnabilità dei suoi codici linguistici, l’osservazione capillare del suo lavoro, attenta ricerca di un connubio tra i disparati materiali e la stimolazione sensoriale, sollecita la conquista del loro senso più profondo.
Nella nuova performance in Palazzo Collicola a Spoleto, Presenze/Inside_Me/Igloo, l’artista [si immerge] in un inusuale contesto, una triplice relazione tra membri apparentemente lontani, ma vincolati l’un l’altro da un alfabeto spirituale fortemente caratterizzato”.