Fede è fiducia, credenza, confidare in qualcosa di invisibile, sconosciuto, oscuro. Profondità è capire, comprendere, afferrare il significato di qualcosa basandosi sull’evidenza tangibile. Mercurio era il dio della transizione e dei limiti: mentre tutti gli altri dei erano costretti in uno dei mondi, Mercurio poteva comparire inaspettatamente in quello reale o in quello sotterraneo.

 

Nel mondo contemporaneo, l’archetipo di discesa è meno fisico, più metaforico: noi troviamo l’ispirazione scendendo nel nostro inconscio. Jung descriveva questa immagine in modo meraviglioso, con un sogno: in una vecchia casa, lui scopriva “una scalinata di pietra che scendeva in una cantina” in cui lui trovava un’altra apertura nel pavimento, dove lui scendeva trovando un’altra apertura, e così via.

 

Le opere raccolte in questa collettiva, dipinti, fotografie, sculture, video fotogrammi, si collocano nel mondo delle ombre, tra fede e ragione, psiche e materia. Ecco i nomi degli autori delle opere: Christian Achenbach, Tjorg Douglas Beer, Slater Bradley, Jonas Burgert, James Capper, Zhivago Duncan, Max Frisinger, Andreas Golder, Norman Hyams, John Isaacs, Nick Jeffrey, Marin Majic, Polly Morgan, David Nicholson, Julian Rosefeldt, Andrea Stappert, Dorothea Stiegemann,Tim Noble & Sue Webster.