Il volume si focalizza sul ruolo che Lucio Fontana e Fausto Melotti hanno avuto nel creare un nuovo modello per l’arte, in particolare la scultura, indagando un modo innovativo per interpretare lo spazio. Le strade percorse da Fontana e Melotti saranno diverse, ma sempre intrecciate in una sorta di colloquio metafisico. Il concetto di spazio e il modo in cui esso viene interpretato è la chiave di lettura del libro.

Entrambi gli artisti hanno esteso il significato dei concetti di vuoto e infinito, che hanno esplorato attraverso pittura e scultura e con l’uso di differenti materiali come tela, rame, alluminio, bronzo, ottone, gesso e terracotta, la cui eterogeneità sottolinea l’avanguardia della loro sperimentazione. Tuttavia è il concetto sotteso all’uso virtuoso dei materiali che è cruciale per entrambi gli artisti. Una volta affiancati, i concetti spaziali di Fontana e le modulazioni musicali di Melotti producono, infatti, un dialogo raffinato e ricco di sfumature.