Il Comune di Fiesole apre, in un luogo speciale e ricco di storia come il Teatro Romano, una mostra nella quale l’artista Giuseppe Ciccia riesce a mettere in comunicazione in modo magistrale, con un ponte immaginario, antico e contemporaneo.

Attraverso le sue installazioni l’artista mostra il coraggio di accostare le proprie creazioni astratte a forme che stanno alla base della nostra storia dell’arte, acquisite come tradizionali e naturali. Strutture non figurative inerenti a una comunicazione al tempo stesso meditativa e compulsiva, ma non avulse dalla storia, non lontane da quell’arte del reale bisogno e del puro piacere che ha caratterizzato molti secoli della nostra antichità.

Le finestre sul passato di Ciccia non intendono rallentare la crescita artistica degli sperimentatori della nostra contemporaneità, bensì vogliono dimostrare quanto il passato possa dialogare con il presente, quanto la storia dell’arte antica possa incontrare quella contemporanea per mezzo di una danza sfrenata e magica in un tempo senza tempo. Magia dell’arte, forza dell’allusione e potere di un artista che non ha mai smesso di sognare.