I quadri di Pizzi Cannella raccontano tutti una storia, o meglio un capitolo di una storia che si intrama e che si dipana aprendo più di un dilemma. Una storia di ricerca, di esplorazione, di viaggio.

 

Qui, in questa nuova sequenza di dodici quadri, siamo di fronte a un nuovo capitolo che narra l’attraversamento dell’ombra, quando in opere del passato talvolta la luce sembrava illuminare non la cosa ma le tenebre stesse. Siamo ora di fronte al tentativo di riconquistare la luce e, con la luce, abbiamo anche la riconquista dei colori del mondo, come fossero colori mai visti prima.

 

E poi, alla fine, la conquista del bianco, che è forse al di là sia dell’ombra che della luce, che di fatto, come scrive lo stesso Pizzi Cannella, nel suo eccesso è ombra, è invisibilità. È qui che si apre un nuovo capitolo della storia che l’artista ha via via tracciato con il suo lavoro nel corso della propria vita. Si apre un nuovo capitolo, si apre una nuova strada, un nuovo itinerario che deve essere ancora esplorato, su cui è necessario interrogarsi.