Rodrigo Godá pratica una pittura in linea con i caratteri del surrealismo brasiliano, arricchito da elementi derivati dalla Pop Art. Lavora con varie tecniche, sia nel disegno che nella pittura, a volte in bianco e nero (nankim e pittura ad olio), a volte a colori (pittura ad olio, acrilico, acquerello e pastelli).

In particolare nei disegni, ma anche nei dipinti, vengono raffigurati un gran numero di ornamenti, trame e linee diverse, aree di colori intensi e profondi, che fanno da sfondo agli elementi raffigurati, accuratamente organizzati nella composizione, in un’esplosione quasi caotica.

Nell’opera di Godá la raffinatezza del rapporto tra i colori, associata a una profonda preoccupazione per l’ambiente, argomento di forte attualità, l’utilizzo dell’eccesso, nonché il suo repertorio costituito di elementi astratti, figurativi e ornati, non consentono all’artista di essere incluso tra il naïf, ma più propriamente tra gli artisti contemporanei.