Francesco Impellizzeri, nel ciclo di mostre che hanno toccato Gibellina, Erice e infine Trapani, ha proposto i Leitmotiv del suo immaginario: lavori che indicano la capacità dell’artista a governare i diversi strumenti espressivi senza mai perdere il filo della leggerezza e dell’ironia che caratterizzano la sua espressività.

                                

L’artista, trapanese di nascita e romano di adozione, ritorna nella sua isola e i flashback, che spesso ricorrono nelle sue opere, qui assumono altro senso: il ricordo è il tema che ricorre nei suoi recenti progetti siciliani, che diventa esercizio della rappresentazione, perché all’artista non basta ricordare.

 

Bisogna che il pensiero prenda forma, allora ecco che il ricordo tenta di materializzarsi, diventare scrittura, ma senza che le lettere prendano corpo, formate come sono da piccoli cerchi pieni di colore, che hanno perso le grazie e il corpo del loro carattere.